Da una mesata o due ho realizzato con grande lucidità, consapevolezza e notevole self-control che sono diventata una palletta informe e fuori forma.
Cioè, una forma ce l’ho, ma è a palletta.
In altri momenti della mia vita ho assistito costernata alla deformazione progressiva dovuta al cocktail Età + Bagordi (che hanno dei nomi, anzi ne approfitto per salutarli caramente: vino, salsine, intingoli, verdure gratinate unte, formaggi, birra, patatine e moltissima frutta secca di ogni tipo, ciao amici!).
Stavolta no. Non so perché. Forse perché sono morbida e voluttuosa, e se è vero che ci sono i coscioni e la facciona, è vero anche che sono cresciute pure le tette, e devo dire che ogni tanto fa piacere averle. Il fatto che i pantaloni non entrino più è effettivamente un problema, ma potrei ovviare con delle braghe che per eufemismo chiameremo da odalisca, e sono certa che farei comunque una certa figura.
La parte seccante è quella del fuori forma. Intanto per una questione di ruoli. Con il lavoro che faccio, avere i rotolini e non riuscire ad alzare un peso (o tenere una posizione) per più di 30 secondi è davvero poco rassicurante per i pazienti.
E poi in Ghana ho provato a fare surf.
Avete notato i verbi? Non ho fatto surf, ho provato a fare surf. Perché le braccia non mi reggevano, e non riuscivo a fare il primo dei passaggi necessari a salire sulla tavola, quello di stendere le braccia. Non stiamo parlando di acrobatica, stiamo parlando di stendere le braccia.
Io alzo persone di 100kg, com’è mai possibile?
Così, complice il fatto che il ginocchio mi fa ancora male e quindi non avrebbe senso segnarsi in palestra o a ballo non potendo fare metà degli esercizi (non ho scelto il ballo più adatto, va detto) da un dieci giorni ho deciso di fare alcuni (pochi) esperimenti di workout domestico.
E ho già delle considerazioni da fare:
- Meno male che è domestico: sudo così copiosamente che se dovessi andare da qualche parte dovrei portare tanta di quella roba che mi passerebbe la voglia (leggi: un cambio completo, l’occorrente per la doccia, acqua, immagini votive per ricordarmi su cosa biastimare, ecc).
- I miei tutorial preferiti sono quelli in cui la tipa (o il tipo) stanno lì a sudare come me, c’è un cronometrino che fa il conto alla rovescia di quanti secondi di quella specifica tortura mancano, e basta. Niente chiacchiere, spieghe, sorrisi, nulla. Solo musica di merda che dovrebbe dare la carica ma poi va beh, è opinabile. Ma mi piace, che non parlino. Il mio cervello impreca ad altissimo volume, quindi comunque non sentirei.
- A parte oggi, che per cena ho avuto un pollo talmente grasso e del vino talmente corposo che la prossima volta faccio fare il workout anche a loro, di solito la faticata predispone ad una alimentazione più virtuosa, se non altro perché le braccia non riescono neanche ad alzare la forchetta.
Siccome il mio problema, come detto nel post precedente, è la costanza, vedremo come va a finire.
E soprattutto quando.
Per ora, ho perso un kg.
insomma come sta andando? qui c’è curiosity XD
io cmq invidio molto la ragazza della foto.. io stare con la faccia spappolata a terra e il collo tutto piegato..probabilmente urlando “sono incastrata su me stessa salvateme!”